Si aggiorna ancora il caso dei vaccini antinfluenzali Novartis. Dall’Aifa arrivano buone notizie: ci sarebbe la possibilità di rimuovere il divieto su alcuni lotti.
Un “atteggiamento cautamente positivo” che arriva “a seguito delle
verifiche effettuate sulla documentazione fornita da Novartis e dei
risultati preliminari delle ulteriori analisi effettuate dall’ISS ed
ancora in corso di completamento”.
Se gli approfondimenti previsti daranno esito favorevole, nei
prossimi giorni, saranno indicati i numeri di lotto dei vaccini
utilizzabili in sicurezza nell’ambito della campagna vaccinale, man mano
che le verifiche su di essi ne avranno confermato l’assenza di rischi.
L’Aifa ribadisce che tutti i vaccini disponibili per la campagna
antinfluenzale in corso rispettano i requisiti di qualità, sicurezza ed
efficacia e che al momento non sono presenti criticità relative alla disponibilità degli stessi come già evidenziato dal Ministero della Salute.
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mercoledì 31 ottobre 2012
giovedì 25 ottobre 2012
E' giusto o sbagliato. Troppo anziani, bimba tolta ai genitori
Il padre di 71 anni, la madre di 59
TORINO, 24 OTT - E' adottabile la bambina di 2 anni e mezzo che era stata tolta ai genitori perche' ritenuti troppo anziani. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Torino, che ha confermato la decisione del Tribunale dei Minori dopo avere valutato una perizia sulla capacita' genitoriale della coppia, lui, Luigi De Ambrosis, di 71 anni e lei, Gabriella De Ambrosis, di 59 anni, che abita a Mirabello (Alessandria).
lunedì 22 ottobre 2012
Femminicidio in Italia: una donna uccisa ogni due giorni
Cento vittime nel 2012,
una donna uccisa ogni due giorni. I dati, allarmanti, arrivano dalle
statistiche e sono ormai quasi quotidianamente confermati dalla cronaca.
L’ultima vittima, a Palermo: una ragazza di 17 anni, Carmela Petrucci,
è stata uccisa a coltellate nell’androne di casa. L’assassino, Samuele
Caruso, è l’ex fidanzato della sorella della vittima, Lucia, anche lei
ferita a coltellate.
Il termine “femminicidio” si riferisce all’uccisione di una donna in quanto appartenente al genere femminile e relativo alla violenza maschile alle donne in generale.
Il termine è in via di affermazione in diversi paesi, nelle diverse lingue. In Italia si usa anche il termine femicidio, italianizzazione del termine utilizzato nel 1992 dalle femministe statunitensi Jill Radford e Diana Russel, per il titolo del loro libro “Femicide: The politics of woman killing”.
Dall’inizio dell’anno, secondo Telefono Rosa, sono 100 le donne uccise.
Si è passati da un omicidio ogni tre giorni registrato l’anno scorso a
uno ogni due giorni. E nella maggior parte dei casi gli autori di questi
delitti sono mariti, ex fidanzati, comunque persone nella cerchia
affettiva delle mura domestiche.
L’87 per cento delle donne che hanno chiesto aiuto a Telefono Rosa
hanno subito violenza in famiglia o da quelli che potevano ritenere
fossero “i loro cari”, secondo l’indagine dell’associazione relativa al
2011.
“Non c’è una risposta adeguata a questa crescita inaudita
di dati relativi alla violenza sulle donne” dicono a Telefono Rosa
ricordando che i soldi del fondo antiviolenza sono stati ridotti.
L’escalation del fenomeno è stato denunciato la settimana scorsa anche dall’avvocato Maria Teresa Manente,
dell’associazione Differenza donna (che gestisce quattro centri
antiviolenza) in una audizione presso la Commissione per i diritti umani
del Senato. Ricordando che nel 2011 in Italia sono state assassinate
137 donne, Manente ha spiegato che “il femminicidio è l’estrema
conseguenza delle molteplici forme di violenza degli uomini contro le donne,
aumentato di molto negli ultimi dieci anni; un dato preoccupante se
comparato al fatto che a partire dagli anni ’90 sono diminuiti gli
omicidi di uomini verso altri uomini”.
Anche i dati Istat confermano quella che la presidente di Telefono
Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, non ha esitato a definire una
“mattanza che non può più essere possibile in un Paese civile”.
L’istituto di statistica sottolinea che sebbene gli omicidi siano calati (circa 1/3 rispetto a 20 anni fa), quelli in cui le vittime sono donne fanno registrare numeri alti:
nel 2010 le donne uccise sono state 156; nel 2009 erano state 172; nel
2003 il picco del decennio scorso con 192 vittime. E aumenta il tasso di
omicidi che avvengono in ambito familiare o sentimentale: circa il 70%
di questi omicidi sono compiuti da partner o parenti, dato che è del 15%
nei casi in cui la vittima è un uomo.
fonte. www.ilfattoquotidiano.it
sabato 20 ottobre 2012
Per la ricostruzione delle case. In molti avrebbero intascato la prima parte delle provvidenze senza mai ultimare le opere
SALEMI. Dalla ripresa dei lavori della commissione “Ex articolo
5” alla messa in sicurezza di alcuni fabbricati pericolanti del centro
storico di Salemi che insistono sulle sedi viarie chiuse al transito e
all’adeguamento degli oneri di urbanizzazione al prezziario regionale.
Queste sono le tematiche su cui, da oltre due settimane, lavora
l’ingegnere Vincenzo Ortega, sovraordinato del Comune e nuovo componente
la commissione “Ex articolo 5” di Salemi.
Nello specifico, l’ingegnere presterà la sua opera in seno all’ufficio tecnico di Salemi che tra non molto passerà da 3 a 2 uffici, a seguito della soppressione dell’ufficio di manutenzione. Per quanto concerne la Commissione “Ex articolo 5”, l’organismo che eroga i fondi per la ricostruzione post terremoto, l’ingegnere Ortega ha precisato che “è già stato stilato un ordine di priorità per esaminare le pratiche, fondato sul criterio cronologico. In questo modo si cercherà di garantire trasparenza ed equità”.
Da segnalare che i fondi a disposizione sono circa 3 milioni di euro, che consentiranno di mandare avanti le pratiche già definite che sono 22, a cui si aggiungono altre oltre 100 in fase istruttoria”. Inoltre il Comune ha intensificato i controlli per gli eventuali abusi nell’utilizzo dei fondi per la ricostruzione da parte dei privati.
fonte gds.it
martedì 16 ottobre 2012
16/10/2012 - Salemi, area verde diventa il parco… “vergognoso”
Nel degrado il giardino nei pressi di via Rocco Chinnici. Erbacce, rifiuti, fontana senza acqua. Inutilizzabili i giochi dei bambini
SALEMI. Il “Parco della Rinascita” è oggi il parco della Vergogna. L’area verde nei pressi di via Rocco Chinnici a Salemi è oggi nell’abbandono. Erbacce e degrado, tanto che nel cartello che dovrebbe indicarne il nome è stata aggiunta la scritta “vergognoso”.
La foto è stata pubblicata sul sito marsala.it. Nella villetta le palme e le altre piante avrebbero bisogno di manutenzione, la fontana è priva d’acqua e piena di rifiuti, i giochi per i bimbi sono arrugginiti.
Fonte: http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/trapani/dettaglio/articolo/gdsid/216340/
Stop alle autocertificazioni per la valutazione dei rischi! Dal 1 Gennaio 2013 è necessario il DVR
La valutazione dei rischi e l’elaborazione del relativo documento DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è un obbligo normativo previsto dal D.Lgs. 81/2008 per tutti i datori di lavoro.
Per le aziende fino a 10 lavoratori è possibile autocertificare l’avvenuta valutazione dei rischi. Ma questo sarà possibile fino al 31 dicembre 2012, secondo quanto previsto dall’art. 29, comma 5, del Testo Unico sulla Sicurezza.
Pertanto tutte le aziende, imprese, negozi, società di professionisti, etc. dovranno documentare l’avvenuta valutazione dei rischi attraverso il DVR.
In caso di inadempienza è previsto:
-
arresto dai tre ai sei mesi;
- ammenda da 2.500 a 6.400 euro.
lunedì 15 ottobre 2012
LEGGE STABILITA’ - LA SCURE DEI TAGLI COLPISCE INESORABILE-: DOPPIA STANGATA PER IL NO PROFIT
In piena emergenza, il Governo blocca anche le uscite di sicurezza. Il mancato rinnovo del 5 per mille per il prossimo anno e l'introduzione di una franchigia di 250 euro sulle detrazioni per le donazioni agli enti di volontariato, rappresentano una doppia stangata per
il terzo settore. Il mondo del no profit sembra essere infatti il
bersaglio preferito del Governo che, invece di fornirci gli strumenti
necessari per uscire dalla crisi, sta facendo di tutto per bloccare una
delle possibili vie di fuga”.
sabato 13 ottobre 2012
Disabilità: monta la protesta contro la stretta sulla legge 104
Monta la protesta contro la stretta prevista dal Governo sui permessi
per l’assistenza ai familiari disabili. La bozza che circola sulla
stretta alla legge 104/92 e sui permessi di chi assiste familiari malati
o con handicap sta suscitando preoccupazioni e tensioni, perché prevede
che la retribuzione sia piena solo se il permesso viene fruito per
patologie del dipendente o per l’assistenza a figli e coniuge. Se
l’assistito è un altro familiare – il caso più diffuso è quello del
genitore malato o disabile – lo stipendio della giornata verrà dimezzato
e si manterrà intera solo la contribuzione figurativa. La protesta dei cittadini sta montando.
La norma riguarda solo i dipendenti pubblici e non i privati (fra costoro il ricorso ai permessi della 104 è molto inferiore).
Si legge in una bozza parziale del ddl,“I permessi
fruiti ai sensi dell’art. 33 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 a
decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto dai dipendenti
delle Pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs.
165/2001, ad esclusione di quelli richiesti per patologie del
dipendente stesso o per l’assistenza ai figli o al coniuge, sono
retribuiti al 50% ferma restando la contribuzione figurativa”. Lo stipendio verrebbe dunque dimezzato in caso di assistenza ad altri familiari, quali genitori o fratelli.
La norma finirebbe per colpire soprattutto i lavoratori che
usufruiscono dei permessi per assistere i propri genitori. Il ddl interessa solo i dipendenti pubblici e non i lavoratori del
settore privato e riduce la retribuzione al 50% per l’assistenza di
familiari diversi da figli e coniugi o da chi fruisce in proprio dei
permessi.
Valutare quanto si risparmierebbe dal provvedimento inserito nel ddl
stabilità è piuttosto difficile e comunque il risultato darebbe esiti
modesti: “Una prima stima prudenziale, cioè che l’effetto prodotto sia il più favorevole possibile all’erario, assesta il risparmio annuo effettivo attorno a 100 milioni euro, quindi piuttosto modesto rispetto agli effetti che produce”.
C’è già chi fa notare che un provvedimento di questo genere sarebbe anche a rischio di costituzionalità, il riferimento è
alla sentenza n. 19/2009 della Corte Costituzionale,
che dichiara l’illegittimità di un decreto legislativo (art 42 comma 5
del decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 151) “nella parte in cui non
include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi
previsto il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei a
prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave”.
venerdì 12 ottobre 2012
I BAMBINI NON SI TOCCANO!
I bambini non si toccano
sono l’anima del mondo
portano gli occhi, il cuore, la parola
del primo uomo sulla terra.
I bambini non si toccano
si accarezzano, si giocano, si baciano,
ma non si toccano!
Guai alle mani di chi non li ama
di chi segue cattivi pensieri
di chi segue demoniaci progetti.
I bambini sono figli di tutti
vanno amati oltre sentimento
vanno amati più della nostra stessa carne
e nessuno può toccare la carne
nata dal cielo
e plasmata da Dio.
sono l’anima del mondo
portano gli occhi, il cuore, la parola
del primo uomo sulla terra.
I bambini non si toccano
si accarezzano, si giocano, si baciano,
ma non si toccano!
Guai alle mani di chi non li ama
di chi segue cattivi pensieri
di chi segue demoniaci progetti.
I bambini sono figli di tutti
vanno amati oltre sentimento
vanno amati più della nostra stessa carne
e nessuno può toccare la carne
nata dal cielo
e plasmata da Dio.
Dopo i fatti di questi giorni prima Malala, ora il piccolo di Padova, non rimangono parole per esprimere il nostro rammarico, il nostro dolore, e la nostra disapprovazione! In questa poesia l'espressione dei nostri sentimenti.
mercoledì 10 ottobre 2012
Malala Yousafzai: Ucciderla perchè diffonde idee laiche
Modesta preghiera agli studenti, ai
professori, ai presidi d'Italia. Adottate Malala Yousafzai! Per un
giorno parlate di lei a scuola, dividetevi se necessario, ma rendetele
l'onore che merita.
Malala è una ragazza pakistana di 14 anni ferita alla testa e al collo. L'hanno seguita, si sono accertati che fosse lei e hanno sparato, per ucciderla.
"Dateci penne per scrivere, prima che qualcuno metta armi nelle nostre mani", annotava nel suo diario. Ma il diritto allo studio fu
Malala è una ragazza pakistana di 14 anni ferita alla testa e al collo. L'hanno seguita, si sono accertati che fosse lei e hanno sparato, per ucciderla.
"Dateci penne per scrivere, prima che qualcuno metta armi nelle nostre mani", annotava nel suo diario. Ma il diritto allo studio fu
ori dalle Madrasse, il diritto per le ragazze pakistane di andare a scuola è considerato un crimine "osceno" dai Talebani.
"Diffonde idee laiche, ci attacca, è una fan di Obama". Per questo l'hanno condannata a morte. Per questo un killer l'ha seguita e ha sparato. Da anni Malala aspettava quel killer, ma ha continuato a difendere il futuro, il suo e anche il nostro.
Vi invitiamo a riflettere su quanto di buono ci possa essere nel perseguire ideali fondamentalisti che si concretizzano con azioni estreme ed assolutamente intollerabili. Sentirsi insidiati da una ragazzina, o una bambina, o una adolescente, usate voi il termine che meglio preferite, di 14 anni lascia molto a pensare su uno stile di vita e di pensiero che caratterizza la vita dei talebani. Poi il tentativo di ucciderla la dice lunga su quanto di buono ci possa essere in seno alle loro teorie. Qui non parliamo più di diritti violati, ma della dignità dell'uomo violentata. A lei ed ai suoi familiari la nostra solidarietà e la nostra vicinanza.
"Diffonde idee laiche, ci attacca, è una fan di Obama". Per questo l'hanno condannata a morte. Per questo un killer l'ha seguita e ha sparato. Da anni Malala aspettava quel killer, ma ha continuato a difendere il futuro, il suo e anche il nostro.
Vi invitiamo a riflettere su quanto di buono ci possa essere nel perseguire ideali fondamentalisti che si concretizzano con azioni estreme ed assolutamente intollerabili. Sentirsi insidiati da una ragazzina, o una bambina, o una adolescente, usate voi il termine che meglio preferite, di 14 anni lascia molto a pensare su uno stile di vita e di pensiero che caratterizza la vita dei talebani. Poi il tentativo di ucciderla la dice lunga su quanto di buono ci possa essere in seno alle loro teorie. Qui non parliamo più di diritti violati, ma della dignità dell'uomo violentata. A lei ed ai suoi familiari la nostra solidarietà e la nostra vicinanza.
martedì 9 ottobre 2012
Ministero Salute: aborti in calo
Nel 2011 gli aborti sono diminuiti del 5,6% rispetto all’anno
precedente e del 53,3% rispetto al 1982, quando si è registrato il più
alto ricorso all’Interruzione volontaria di gravidanza (IVG). Il ricorso
all’aborto sta diminuendo, come pure diminuisce il tasso di
abortività, ovvero il numero delle IVG per 1.000 donne in età feconda
tra 15-49 anni, che cala del 5,3% rispetto al 2010. Più esposta
all’aborto è la popolazione femminile immigrata. Si segnala il peso
dell’obiezione di coscienza, che fra i ginecologi di Basilicata,
Campania, Molise, Sicilia e a Bolzano supera l’80%. Sono alcuni dei
risultati principali emersi dalla Relazione sulla legge 194 trasmessa oggi dal Ministero della Salute al Parlamento.
Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha firmato e inviato questa
mattina ai Presidenti del Senato e della Camera la Relazione in cui
vengono illustrati i dati preliminari per l’anno 2011 e i dati definitivi relativi all’anno 2010
sull’attuazione della legge n. 194 del 1978, che stabilisce norme per
la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di
gravidanza (IVG).
Nel 2011 sono state effettuate 109.538 IVG (il dato è provvisorio), con un decremento del 5,6% rispetto al dato definitivo del 2010 (115.981 casi) e un calo del 53,3% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all’IVG (234.801 casi). Il tasso di abortività
(numero delle IVG per 1.000 donne in età feconda tra 15-49 anni),
l’indicatore più accurato per una corretta valutazione della tendenza al
ricorso all’IVG, nel 2011 è risultato pari a 7,8 per 1.000, con un calo del 5,3% rispetto al 2010
(8,3 per 1.000) e un decremento del 54,7% rispetto al 1982 (17,2 per
1.000). Il valore italiano è tra i più bassi di quelli osservati nei
Paesi industrializzati.
Fra le minorenni, il tasso di abortività nel 2010 è risultato pari a
4,5 per 1.000 (4,4 per 1.000 nel 2009), con valori più elevati
nell’Italia settentrionale e centrale. In ogni caso, fra le giovani
italiane si conferma un minore ricorso all’aborto rispetto ad altri
Paesi europei.
I dati 2010 evidenziano che nel corso degli anni è aumentata
la quota di IVG richiesta da donne con cittadinanza estera, che nel 2010
ha raggiunto il 34,2% del totale degli aborti mentre, nel 1998, tale percentuale era del 10,1%.
Ha detto il ministro Balduzzi nella presentazione dei dati: “In
generale, nel corso degli anni le più rapide riduzioni del ricorso
all’aborto sono state osservate tra le donne più istruite, tra le
occupate e tra le coniugate, per le quali, anche grazie a una maggiore
competenza di partenza, sono risultati più efficaci i programmi e le
attività di promozione della procreazione responsabile, principalmente
svolti dai consultori familiari”.
Una ricerca dell’Istituto superiore di sanità del 2004 evidenzia però che anche fra le straniere il ricorso all’aborto rappresenta nella maggior parte dei casi “una extrema ratio”:
è fondamentale dunque promuovere competenze e consapevolezza delle
donne e delle coppie. Secondo il Ministro, “verso questa popolazione si
impongono quindi specifici interventi di prevenzione che tengano conto anche delle loro diverse condizioni di vita, di cultura e di costumi. Ancora oggi, invece,
barriere sociali, giuridiche, burocratico-amministrative, linguistiche,
culturali ostacolano l’accesso e la fruibilità dei servizi e la loro
offerta, oltre ad essere estremamente eterogenea, è spesso non “su
misura” per questa popolazione. Si registrano ancora lacune
formative ed informative sui bisogni di salute ed una scarsa
flessibilità dei servizi e degli operatori ad adottare percorsi e
pratiche adattati alle caratteristiche dell’utenza. In particolare,
nella popolazione che abbiamo visto essere a maggior rischio di aborto,
l’accesso ai servizi rappresenta spesso una criticità da affrontare e
risolvere, in particolare puntando sulle potenzialità dei Consultori
familiari”.
Un fenomeno su cui accendere i riflettori è quello dell’obiezione di coscienza. Il Ministero della Salute parla di “stabilizzazione del fenomeno”, ma questo si accompagna a percentuali di obiezione di coscienza che superano l’80% fra i ginecologi in alcune aree del paese.
Sostiene Balduzzi: “Nel 2010 si evince una stabilizzazione generale del
fenomeno dell’obiezione di coscienza tra i ginecologi e gli
anestesisti, dopo un notevole aumento negli ultimi anni. Infatti, a
livello nazionale, per i ginecologi si è passati dal 58,7% del 2005, al 69,2% del 2006, al 70,5% del 2007, al 71,5% del 2008, al 70,7% nel 2009 e al 69,3% nel 2010; per gli anestesisti, negli stessi anni, dal 45,7% al 50,8%.
Per il personale non medico si è osservato un ulteriore incremento, con
valori che sono passati dal 38,6% nel 2005 al 44,7% nel 2010. Percentuali
superiori all’80% tra i ginecologi si osservano principalmente al sud:
85,2% in Basilicata, 83,9% in Campania, 85,7% in Molise, 80,6% in
Sicilia, come pure a Bolzano con l’81%”.
C’è inoltre da considerare un altro elemento, rilevato proprio dal
Ministero: “Un dato che è stato comunicato da alcune Regioni (ad esempio
Campania, Molise e Basilicata) è la riduzione del numero di servizi che
effettuano interruzione volontaria di gravidanza”.
In Italia c’è dunque una diminuzione del ricorso all’aborto e in
generale, argomenta il Ministro, “nella grande maggioranza dei casi il
ricorso a questo intervento rappresenta l’ultima scelta, essendo stati
tentati prima metodi per evitare gravidanze indesiderate. La riduzione
percentuale di aborti ripetuti è la più significativa dimostrazione del
cambiamento nel tempo del rischio di gravidanze indesiderate, poiché, se
tale rischio fosse rimasto costante nel tempo, si sarebbero avute
attualmente percentuali doppie rispetto a quelle osservate”.
Nelle parole del Ministro c’è l’esigenza di potenziare la rete dei
consultori familiari e il riconoscimento della necessità di maggiore
attenzione delle esigenze delle donne migranti. “Specifica attenzione –
ha detto Balduzzi – dovrà anche essere posta verso i gruppi di donne
straniere a maggior rischio di ricorso all’IVG con specifici interventi
di prevenzione che tengano conto anche delle loro diverse condizioni di
vita, di cultura e di costumi.”
domenica 7 ottobre 2012
La Rai va "a caccia di evasori"
La Rai ha istituito un bando di gara con cui schedare i possibili evasori del canone. In tre anni le contestazioni recapitate sono state oltre un milione e 400mila con un mancato ricavo che si attesta intorno ai 600 milioni di euro.
Per recuperare almeno in parte questa cifra la Rai ha pubblicato un bando di gara con cui si affida a terzi la trattazione delle pratiche di riscossione.
Il processo di smaltimento delle contestazioni userà i dati presenti
nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate, andando ad individuare
tutte le utenze che hanno già ricevuto solleciti di pagamento ma che,
per vari motivi, non hanno voluto pagare il canone.
Tempi duri quindi per gli evasori del canone Rai che
fino a questo momento non potevano essere controllati fino in fondo: la
Guardia di Finanza, più volte interpellata, non può infatti entrare
nelle abitazioni e controllare l’effettiva presenza di un apparecchio
televisivo.
L’unica arma a loro disposizione fino a questo momento è stato il controllo incrociato con la sottoscrizione di eventuali abbonamenti per la televisione a pagamento, in quel caso infatti la presenza di un apparecchio, e quindi di una violazione, è ovviamente palese.
Secondo un’analisi condotta da Krls Network of Businness Ethics sembra infatti che il canone Rai sia la
tassa più evasa dagli italiani con punte che raggiungono l’87% in alcune regioni del Sud d’Italia.
La motivazione principale che ha portato a questa situazione riguarda
in modo particolare come il canone viene percepito dalle famiglie: più come un abbonamento che come un tributo.
A questo si aggiungono naturalmente le numerose contestazioni sulla
qualità delle trasmissioni piuttosto che sull’obbligo di pagare per un
servizio, a tutti gli effetti, non richiesto e in alcuni casi anche non utilizzato.
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venerdì 5 ottobre 2012
Castelvetrano.Amira Kahna ha bisogno del nostro aiuto
A Castelvetrano si terrà una manifestazione di beneficienza in favore di Amira Kahna evento che prenderà il nome di “Castelvetrano en plein air”, la manifestazione benefica per raccogliere fondi in favore di Amira K., una ragazza disabile.
La giovane oggi 19enne, nell’estate di circa 17 anni fa, rimase vittima di un terribile incidente stradale
che la rese completamente paralizzata e dipendente da alcuni apparecchi
medicali che la tengono in vita attraverso una respirazione
artificiale.
Ma nonostante il grave handicap non ha mai smesso di lottare e di
impegnarsi, studiando e cercando di coltivare interessi ed amicizie.
Negli ultimi tempi i genitori ed i docenti hanno espresso
il desiderio che la giovane potesse disporre di un particolare
dispositivo che le consentisse di usare il computer e la rete internet per
poter essere costantemente in connessione.
Si tratta di un puntatore oculare, attraverso il quale le persone
con mobilità seriamente compromessa possono comunicare ed interagire con
l’ambiente, scrivere al computer ed avere le stesse capacità di un
normodotato. Ma l’ostacolo più grosso è il costo di tale attrezzatura
che si aggira attorno ai ventimila euro, un costo non sostenibile
dalla famiglia che si è rivolta all’associazione Liuda, presieduta da
Daniela Denaro, che ha proposto all' amministrazione comunale di Castelvetrano l'iniziativa.
Attendiamo la partecipazione di tanti all'iniziativa, che durerà da martedì 9 a sabato 13 ottobre, è stata
denominata Castelvetrano en-plein air e vedrà una serie di attività, che si svolgeranno in vari punti della
città.
Le iniziative andranno dal laboratorio di orientamento temporo-spaziale al laboratorio
ludico, dal laboratorio di ceramica a quello di ginnastica artistica e
musicale, da quello di danza a quello di pittura estemporanea al
laboratorio di equitazione.
Inoltre si svolgeranno dei tornei di calcio maschile e pallavolo femminile presso il Dopolavoro Ferroviario, il Palazzetto dello Sport, e lo Stadio Comunale “Paolo Marino.
Inoltre si svolgeranno dei tornei di calcio maschile e pallavolo femminile presso il Dopolavoro Ferroviario, il Palazzetto dello Sport, e lo Stadio Comunale “Paolo Marino.
Vieni anche tu, e partecipa all'niziativa. Castelvetrano 9-13 Ottobre 2012.
Regione le coppie di fatto devono attendere ancora...
Palermo, 4 ottobre 2012- Una
legge che constava di appena tre articoli e avrebbe consentito la creazione nei
Comuni siciliani di un unico registro per le unioni civili, anche tra persone
dello stesso sesso. Una legge che, nel suo testo, esplicitava il rifiuto delle
discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, e che mirava ad estendere
anche alla coppie di fatto i diritti garantiti alle famiglie ‘tradizionali’. La
norma era stata presentata all’Assemblea Regionale Siciliana da Pino Apprendi,
del Pd, ottenendo l’appoggio di altri deputati regionali, da Francesco Musotto
( Mpa), a Giulia Adamo (Udc), da Concetta Raia (Pd) a Alessandro Arico’ (Fli).
Ma non se ne farà nulla: la commissione Affari Istituzionali di Sala d’Ercole
ha deciso di non discutere il provvedimento, “pressata” dalla dura reazione
delle associazioni cattoliche, pronte ad una petizione popolare per stoppare la
norma. Lo scioglimento dell’Ars ha poi fatto il resto. Se ne parlerà, forse
dopo l’elezione del prossimo Parlamento siciliano.
mercoledì 3 ottobre 2012
Medici di famiglia: la crisi peggiora la condizione di salute dei cittadini
La crisi fa
male alla salute. Fa rinunciare alle cure dentistiche. Fa saltare qualche
visita medica non ritenuta fondamentale per non chiedere ore di permesso a
lavoro. Provoca stress, molto, e allo stesso tempo induce a trascurarsi, in
quello che rischia di diventare un circolo vizioso ancora peggiore. A
fotografare una situazione che emerge anche da altre ricerche – la sanità
costa, non tutti possono permettersela, molti cercano il low cost – questa
volta sono i medici di famiglia: per il 64,6% dei medici di medicina generale i
pazienti trascurano il proprio stato di salute a causa della crisi economica.
Se sono i
medici di famiglia le prime sentinelle del disagio, medico e non solo, dei singoli
cittadini, allora sono dati che devono preoccupare. Emergono da un’indagine del
centro studi Fimmg (la Federazione dei medici di famiglia) su un
campione di oltre mille medici, contenuta nel volume “Fare i conti con la
salute. Le conseguenze della crisi sul benessere psicofisico della
popolazione”, a cura del Centro studi Fimmg, presentato in occasione del 67°
Congresso nazionale in corso a Villasimius. Il 64,6% dei medici di medicina
generale nota che i pazienti, a causa della crisi economica, trascurano il
proprio stato di salute, ma la percentuale sale al 71,6% al Sud e nelle Isole.
Nove medici
su dieci dicono che i pazienti esprimono “disappunto” per la spesa che devono
sostenere in ticket sanitari. Per il 67,6% dei medici, i pazienti, a
causa delle ristrettezze economiche, non vanno dal dentista per non pagare
le prestazioni, mentre un altissimo 64,7% di medici ha l’impressione che,
per timore di mettersi in cattiva luce con il datore di lavoro, i pazienti
rinuncino ad assentarsi qualche ora per effettuare accertamenti medici,
anche se necessari. L’88% dei medici vede, inoltre, i propri pazienti
stressati. Un quadro desolante, insomma.
“L’indagine
conferma anzitutto che il medico di medicina generale è un’efficace sentinella
di quanto accade sul territorio del nostro Paese – commenta Paolo Misericordia,
responsabile del Centro studi Fimmg – I risultati della ricerca dimostrano che
la crisi incide sul destino della salute della popolazione, che aumenta le
diseguaglianze accentuando la divaricazione dei contesti sociali, che è
in grado di condizionare il lavoro e la funzione del medico di medicina
generale. In interi settori della popolazione si assiste alla rinuncia
consapevole ad accedere a prestazioni sanitarie anche quando prescritte o
comunque necessarie. Quasi tutti gli indicatori convergono nell’affermare
che il Sud e le Isole sono le aree maggiormente penalizzate”
martedì 2 ottobre 2012
Siciliani al voto
Considerato il periodo che in Sicilia stiamo
vivendo e dunque che saremo chiamati a rinnovare tutte le cariche
politiche che dovranno gestire in un momento così delicato e difficile
anche un'economia oggi più che mai in crisi, dove non solo è difficile
trovare lavoro, ma peggio è difficile statare lontano dai quei vortici
assistenziali, degli ammortizzatori sociali, ormai divenuti l'anticamera
della disoccupazione. E' bene, per noi, alla vista di questo
delicatissimo momento
storico che tutte
le famiglie siciliane stanno vivendo, e dove ogni giorno è sempre più
difficile affrontare le necessità quotidiane, e nell'interesse di tutti i
siciliani, corre l'obbligo per noi, rivolgere un invito a tutte le
parti in causa.
Ai politici:
impegnati nella competizione augurando loro un buon lavoro, chiediamo di ascoltare le necessità urgenti del popolo siciliano di attenzionare tutte le criticità di cui soffre la nostra amata terra e di sviluppare i loro programmi amministrativi con senso di responsabilità ed attinenza con il territorio. E non ultimo di dimostrare rispetto per "l'avvessario politico".
Ai siciliani:
chiediamo, in questo momento veri protagonisti del loro destino, di scegliere i loro rappresentanti con una nuova logica, di essere attenti ai programmi dei vari contendenti politici, di chiedere a tutti i vari potenziali rappresentanti di spiegare con chiarezza la loro "ricetta" per la soluzione migliore al fine di traghettare fuori da questa profonda crisi la Sicilia con tutti i siciliani.
Una volta chiarito cosa vogliamo dai nostri rappresntanti è opportuno seguire durante il loro mandata l'attinenza del loro operato, con il programma proposto durante la campagna elettorale.
La Sicilia in questo momento è in mano ai siciliani, non perdiamo quest'occasine.
BUON LAVORO A TUTTI.
Ai politici:
impegnati nella competizione augurando loro un buon lavoro, chiediamo di ascoltare le necessità urgenti del popolo siciliano di attenzionare tutte le criticità di cui soffre la nostra amata terra e di sviluppare i loro programmi amministrativi con senso di responsabilità ed attinenza con il territorio. E non ultimo di dimostrare rispetto per "l'avvessario politico".
Ai siciliani:
chiediamo, in questo momento veri protagonisti del loro destino, di scegliere i loro rappresentanti con una nuova logica, di essere attenti ai programmi dei vari contendenti politici, di chiedere a tutti i vari potenziali rappresentanti di spiegare con chiarezza la loro "ricetta" per la soluzione migliore al fine di traghettare fuori da questa profonda crisi la Sicilia con tutti i siciliani.
Una volta chiarito cosa vogliamo dai nostri rappresntanti è opportuno seguire durante il loro mandata l'attinenza del loro operato, con il programma proposto durante la campagna elettorale.
La Sicilia in questo momento è in mano ai siciliani, non perdiamo quest'occasine.
BUON LAVORO A TUTTI.
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