Secondo l’indagine della Confesercenti, il 59% degli intervistati vuole infatti nel 2013 “un Governo eletto dagli italiani”,
mentre solo il 12% è per la conferma dell’Esecutivo Monti. Stessa
percentuale, 12%, è a favore di un governo di unità nazionale composto
dalle massime autorità politiche.
Più lavoro e meno tasse sono le principali richieste che arrivano dai cittadini. Dal nuovo Governo, il
31% si aspetta più lavoro, mentre con la stessa percentuale del 23% gli
italiani chiedono a seguire meno tasse e la riduzione dei costi della
politica. Da segnalare un 18% di intervistati per il quale
serve il ricambio della classe politica. Solo il 4% chiede l’uscita
dall’euro.
Il disagio sociale in cui versa la popolazione emerge dalla
difficoltà di far bastare il reddito familiare per coprire le spese
mensili. Nel 2012 il 41% degli interpellati dichiara di non riuscirci, né con il proprio reddito né con quello familiare: il 28% arriva fino alla terza settimana, il 13% fino alla seconda, e queste percentuali sono abbastanza stabili rispetto al 2011 ma in deciso aumento rispetto al 2010.
Due
anni fa il 72% del campione dichiarava di arrivare a fine mese col
proprio reddito familiare, mentre oggi questa percentuale si ferma al
59%. Cresce invece di 5 punti rispetto a due anni fa il numero
di coloro che ce la fanno solo fino alla seconda settimana (ora il 13%
del campione), mentre sale di ben 8 punti la platea di chi riesce ad
arrancare fino al traguardo della terza settimana (passando dal 20% del
2010 al 28% del 2012). “Dati che richiamano ancora una volta –
rileva Confesercenti – la necessità di mettere al centro della politica
economica interventi forti e tempestivi per la stabilità e la crescita”.