venerdì 5 ottobre 2012

Regione le coppie di fatto devono attendere ancora...

Palermo, 4 ottobre 2012- Una legge che constava di appena tre articoli e avrebbe consentito la creazione nei Comuni siciliani di un unico registro per le unioni civili, anche tra persone dello stesso sesso. Una legge che, nel suo testo, esplicitava il rifiuto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, e che mirava ad estendere anche alla coppie di fatto i diritti garantiti alle famiglie ‘tradizionali’. La norma era stata presentata all’Assemblea Regionale Siciliana da Pino Apprendi, del Pd, ottenendo l’appoggio di altri deputati regionali, da Francesco Musotto ( Mpa), a Giulia Adamo (Udc), da Concetta Raia (Pd) a Alessandro Arico’ (Fli). Ma non se ne farà nulla: la commissione Affari Istituzionali di Sala d’Ercole ha deciso di non discutere il provvedimento, “pressata” dalla dura reazione delle associazioni cattoliche, pronte ad una petizione popolare per stoppare la norma. Lo scioglimento dell’Ars ha poi fatto il resto. Se ne parlerà, forse dopo l’elezione del prossimo Parlamento siciliano.

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