La periferia
del comune di Salemi è al buio da più di un mese, l'Associazione per i Diritti
dei cittadini è costretta ad intervenire con una diffida. Con questa apertura pubblicavamo un post il 24.09.2012.
Apprendiamo da fonti di informazioni che l'Amministrazione ha continuato ad attenzionare la problematica e si è giunti a un punto cruciale, riportiamo di seguito l'articolo del Giornale di Sicilia che spiega l'evoluzione della vicenda.
di CELESTE CARADONNA SALEMI.
Il comune di Salemi sborsa circa 800
mila euro per i consumi di energia elettrica, tra utenze comunali e
pubblica illuminazione. La commissione straordinaria vuol ottimizzare i
costi affidandosi ad una ditta convenzionata con la Consip. A renderlo
noto è il prefetto Leopoldo Falco, presidente della commissione
straordinaria che gestisce l’Ente dallo scorso mese di aprile, a seguito
dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni esterne.
Quella spesa dal Comune per i consumi legati all’energia elettrica
risulta essere eccessiva per un piccolo centro come Salemi che da anni
fa i conti con un’illuminazione pubblica obsoleta. Spesso, anziché
intervenire in maniera radicale, si è preferito mettere la consueta
«pezza», anche a causa della carenza di risorse economiche. Ciò ha fatto
sì che i costi per la manutenzione del sistema crescessero a dismisura.
Senza che il servizio fosse reso efficiente.
Inoltre negli anni i costi
hanno subìto un incremento. Attualmente l’Ente salemitano pagherebbe
circa 800 mila euro, di cui 400 mila per le utenze comunali e
altrettante per la pubblica illuminazione. L’intenzione del prefetto
Falco e degli altri componenti la commissione straordinaria, vice
prefetto Nicola Diomede e funzionario del ministero dell’interno
Vincenzo Lo Fermo, è quella di ottimizzare i costi e garantire un
servizio efficiente. Ragion per cui è stata contatta la ditta che ha
effettuato una convenzione con la Consip, una società per azioni del
Ministero dell'economia e delle finanze, che ne è l'azionista unico ed
opera secondo i suoi indirizzi strategici, lavorando al servizio
esclusivo delle pubbliche amministrazioni. La Consip si occupa, tra le
altre cose, della realizzazione del programma di razionalizzazione della
spesa pubblica per beni e servizi.
«Attualmente il Comune dava in
appalto la manutenzione ordinaria», dice il prefetto Falco. Se si
sottoscrivesse il contratto con la ditta convezionata Consip ciò non
avverrebbe più. Quest’ultima pare abbia proposto un contratto di 9 anni
garantendo l’abbattimento dei costi e l’efficienza del sistema. Sistema
che sarebbe ammodernato. L’attuale è vetusto e ciò comporta al Comune
spese di manutenzione non indifferenti. Alla ditta in questione l’Ente
pagherebbe un canone in cambio del costo dei consumi di energia
elettrica e della manutenzione.
L’abbattimento della spesa potrebbe
ammontare al 50 % circa. Tra gli interventi che il Comune intende
effettuare rientra la sostituzione delle lampadine per interni
installate nel centro storico della città ai tempi dell’amministrazione
Sgarbi che da anni generano polemiche tra i residenti. Le lampadine,
infatti, oltre a fulminarsi frequentemente, non garantiscono una
sufficiente illuminazione.
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